Che cosa è il 5×1000?
Attraverso il 5 per mille lo Stato decide di destinare, seguendo l’indicazione dei contribuenti, una quota del gettito fiscale IRPEF delle persone fisiche a finalità di sostegno delle associazioni di volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, nonche’ delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali previsti dall’articolo 7, commi 1, 2, 3 e 4, della legge 7 dicembre 2000, n. 383, e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a) , del citato decreto legislativo n. 460 del 1997; degli enti di ricerca scientifica e dell’università; degli enti di ricerca sanitaria; delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente; delle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge.
A decorrere dall’anno finanziario 2012, i contribuenti possono destinare una quota anche al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (articolo 23, comma 46, legge 15 luglio 2011, n. 111).
Il contribuente può destinare la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), firmando in uno dei cinque appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (Modello Unico PF, Modello 730, ovvero apposita scheda allegata al CUD per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo di presentare la dichiarazione).
È consentita una sola scelta di destinazione.
Oltre alla firma, il contribuente può indicare il codice fiscale del singolo soggetto cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille. I codici fiscali dei soggetti ammessi al beneficio sono consultabili negli elenchi pubblicati.
Per destinare la quota del cinque per mille al comune di residenza è sufficiente apporre la firma nell’apposito riquadro.
Attenzione:
la scelta di destinazione del 5 per mille e quella dell’8 per mille (Legge 222/1985) non sono in alcun modo alternative fra loro.
Domande Frequenti:
Il 5 per mille è una donazione o un’imposta?
Non è né una donazione, né un imposta. E’ semplicemente la destinazione di una parte dell’imposta sul reddito. Non comporta infatti nessun aggravio economico per il contribuente.
Quali sono gli enti/associazioni che possono beneficiare del 5 per mille?
Il 5 per mille può essere destinato a:
– associazioni di volontariato e altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale,
associazioni di promozione sociale e associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a) , del decreto legislativo n. 460 del 1997;
– gli enti di ricerca scientifica e dell’università;
– enti di ricerca sanitaria;
– le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di
legge.
– le attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente;
– le attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici
(articolo 23, comma 46, legge 15 luglio 2011, n. 111).
Chi può destinare il 5 per mille?
Tutte le persone fisiche residenti e che abbiano maturato nell’anno fiscale un reddito soggetto a tassazione.
Può destinare il 5 per mille anche un extracomunitario con permesso di soggiorno in Italia?
Si, basta che abbia un regolare contratto di lavoro. Dal momento che produce reddito all’interno del territorio dello Stato, dovrà presentare la dichiarazione dei redditi e quindi potrà destinare una quota della fiscalità dovuta.
Un imprenditore può destinare il 5 per mille dei redditi prodotti dalla sua azienda?
No. Il 5 per mille si riferisce esclusivamente all’IRPEF e non all’IRES. Un imprenditore può solo destinare il 5 per mille dei suoi redditi personali.
La firma del 5 per mille rappresenta un costo aggiuntivo per il cittadino?
No, con lo strumento del 5×1000 è data la possibilità al cittadino di moltiplicare il suo sostegno al mondo del sociale. Se si decide di non firmare la stessa quota del 5 per mille della propria IRPEF resterà allo Stato.
Il 5 per mille è alternativo all’8 per mille?
Il 5 per mille non sostituisce, ma si aggiunge al meccanismo dell’8 per mille, che rimane in vigore.
A differenza del meccanismo dell’8 per mille, in cui la partecipazione o l’indifferenza dei cittadini incide esclusivamente sulla destinazione dei fondi e non sull’ammontare degli stessi che è di natura predefinita, il meccanismo del 5 per mille conta sulla partecipazione di tutti: tanto più numerose saranno le firme tanto più ingenti saranno i fondi stanziati per il modo del sociale.
E’ possibile considerare il 5 per mille una donazione? Si può godere delle agevolazioni fiscali previste?
No, la destinazione del 5 per mille non è una donazione e quindi non può godere delle relative agevolazioni.
Si può esprimere la preferenza per due o più enti diversi?
No, si può esprimere solo una preferenza. I settori sono tra di loro alternativi e lo spazio per apporre il codice fiscale è uno solo.
Qual è il termine per la consegna della dichiarazione dei redditi?
Il termine per la consegna del 730 è:
- 30/04/2016 se il modello viene presentato presso il datore di lavoro (solo nel caso in cui il datore di lavoro rientri nell’elenco degli abilitati alla trasmissione del modello)
- 31/05/2016 se il modello viene presentato presso un commercialista o un CAF.
Il termine per la consegna del modello UNICO è:
- 01/07/2016 se il modello viene presentato in forma cartacea presso gli Uffici Postali
- 01/10/2016 se il modello viene consegnato per via telematica.
Cosa succede se si appone la propria firma in un settore, ma non si da indicazione del codice fiscale?
I contributi verranno ripartiti tra gli enti /associazioni che fanno parte della categoria indicata.
Il contributo versato è soggetto a tassazione?
No, il contributo è a fondo perduto e serve solo a sostenere l’attività istituzionale dell’ente o dell’associazione.
Cosa succede se non si compila lo spazio relativo al 5 per mille sul modello?
Il 5 per mille andrà direttamente allo Stato, che deciderà come utilizzarlo.
Tutti gli enti che rientrano nei settori definiti dalla normativa possono essere destinatari del 5 per mille?
No. Per quanto riguarda gli enti e le associazioni operanti nell’ambito della ricerca e le università, è stato formulato un elenco da parte dei Ministeri competenti; per ciò che attiene invece alle onlus e al volontariato, le associazioni hanno richiesto l’iscrizione all’Agenzia delle Entrate.
Se si è tenuti a compilare solo il modello CUD come è possibile destinare il 5 per mille?
Anche i cittadini che devono compilare solo il modello CUD possono destinare il loro 5 per mille. Basta compilare la parte recante l’indicazione “scelta per la destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”, con il codice fiscale della nostra associazione e firmando il relativo riquadro e consegnarla in busta chiusa gratuitamente presso uffici postali o sportelli bancari, o uffici convenzionati.
Fonti: www.guida5permille.com e www.agenziaentrate.gov.it