Teniamoci Attivi – Gioco musicale per persone con demenza: che canzone è?
Trovare attività che possano coinvolgere i nostri cari con demenza può essere difficile. Ci viene in aiuto la musica, che da sempre è un elemento di grande attivazione per tutti. Con il gioco musicale proposto oggi, per il programma Teniamoci Attivi, cerchiamo di utilizzare la musica come stimolo e motivo per passare del tempo insieme in allegria e tranquillità, grazie al piacere di cantare e ascoltare delle canzoni conosciute.
Cantare una canzone insieme è un ottimo modo per migliorare l’umore di una persona e rafforzare il legame sociale con gli altri. Perciò speriamo che questo gioco possa favorire anche il vostro benessere, di caregiver e familiare con difficoltà.
Cantare canzoni del passato…
Essendo un gioco musicale molto semplice può essere anche fatto in gruppo, o in famiglia, come attività ludica per recuperare un tempo sano e piacevole insieme ai propri cari con demenza.
Spesso infatti rievocare e cantare canzoni del passato consente di:
- far emergere ricordi, o delle associazioni mnemoniche.
- stimolare il linguaggio e le competenze discorsive, poiché nei testi delle canzoni spesso si utilizzano parole inusuali nel linguaggio comune.
- allenare domini cognitivi, non solo il linguaggio, ma anche la fluenza verbale.
- Seguire una musica inoltre obbliga a utilizzare frasi concrete e complete, così da avere un inizio ed una fine e aiutarli nella gestione dei tempi del discorso.
Nel gioco Che canzone è? proviamo ad indovinare i titoli ed i testi di alcune canzoni. Inizialmente facciamo ascoltare soltanto la melodia e poi, nel caso di difficoltà nell’individuare la canzone, incrementiamo gradualmente gli aiuti offerti per dare più possibilità di indovinare.
Preservare l’autonomia del nostro caro
In generale è possibile recuperare nella vita quotidiana questa modalità relazionale. Spesso infatti capita che in maniera inconsapevole ci si sostituisca al proprio caro nel momento in cui non riesce a eseguire un compito troppo complesso per lui. “Per fare prima, faccio al posto suo” con inevitabili conseguenze sulla frustrazione di entrambi, sia del familiare con demenza che del caregiver. Non è sempre semplice tenere a mente che è importante accompagnare il nostro caro anziché sostituirsi a lui, ma è necessario per preservare il più a lungo possibile le autonomie dei nostri parenti con demenza.
Anche se con fatica, riuscire a eseguire un compito ha ricadute positive sull’umore. Renderà più sereni e meno oppositivi in nostri cari. Questo ridurrà anche la fuga dal compito, quando proviamo anche in casa a dargliene qualcuno per impegnare il suo tempo. Sapendo di non avere pressione, di avere un po’ di tempo per farlo a modo suo, di non essere giudicato ma accompagnato e incoraggiato lo stimolerà a fare ciò che gli viene chiesto e sarà anche contento di sentirsi utile alla famiglia.
Alcune regole
In generale, è sempre utile qualsiasi attività si proponga, tenere a mente alcune piccole regole:
- anzitutto spiegare in maniera chiara e semplice che cosa si vuole fare.
- invece che sostituirci e evidenziare eventuali errori, semplificare il compito offrendo dei piccoli aiuti per portare a compimento lo stesso.
- Infine, sottolineare la buona riuscita.
Questi suggerimenti potete utilizzarli e tenerli ben presenti quando proponete alla persona con demenza il nostro gioco musicale di oggi. Le cose che troverete efficaci potrete pensare anche di utilizzarle poi in altri aspetti della vita quotidiana.
L’importante è trascorrere il tempo insieme
Ciò che è importante in queste semplici attività ludiche è passare del tempo insieme in maniera allegra e divertente. I nostri giochi possono essere utilizzati in famiglia come elemento di svago, efficace anche nello stimolare il nostro caro con demenza senza fargli percepire l’attività come pesante o faticosa.
Ancora una volta, tentiamo di trovare un modo efficace di stimolare i nostri cari, ma allo stesso tempo ci preme sottolineare che l’ambiente sereno ed il clima positivo che si riesce a creare ha un enorme impatto sulla buona riuscita di queste attività.
Dott. Agostino Borroso – Musicoterapeuta, Dottore in Psicologia
Dott.ssa Martina Scognamiglio – Musicoterapista
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