Teniamoci Attivi – Laboratorio autonomie per persone con demenza: Gioco di imitazione “I mimi”
L’importanza del gioco per una persona con demenza
Questa settimana per “Teniamoci Attivi”, il programma pensato per proporre ai caregivers delle attività da svolgere in casa con i propri cari con Alzheimer o altra demenza, abbiamo proposto un’attività di gioco di imitazione. Come per tutti i giochi che facciamo in famiglia o con amici lo scopo principale è divertirsi. Pertanto non bisogna pensare che debba essere diversamente per voi e i vostri cari con demenza, il gioco può essere un ottimo pretesto per trascorrere del tempo piacevole con le persone vicine e favorire l’autonomia e il benessere della persona. Inoltre, partecipare a un’attività permette di rimanere concentrati su qualcosa di piacevole e allo stesso tempo non troppo impegnativo.
Un gioco da fare insieme: il gioco dei mimi
Un’attività che può risultare semplice e allo stesso tempo divertente per i vostri cari con demenza è il gioco dei mimi! Ogni partecipante pesca un bigliettino su quale è scritta un’azione che deve essere imitata solo con l’utilizzo di gesti e gli altri partecipanti dovranno indovinare di che azione si tratta.
Prima di giocare, dividiamo in livelli di complessità
Per rendere il gioco più fruibile e semplice possibile è bene organizzarlo. Vediamo come:
Prima di cominciare il gioco, scrivete su dei fogliettini delle azioni (come quelle che trovate nel pdf infondo all’articolo), dividendole in due livelli di complessità di imitazione, in modo da facilitare il vostro caro con demenza.
Iniziate con il livello più semplice per poi passare a quelli di un livello più complesso. Tenendo conto chiaramente della stanchezza del vostro caro. Se notate che si è affaticato molto con la prima parte del gioco o che comunque ha mostrato molta difficoltà potete anche fermarvi al primo livello.
La divisione in livelli di complessità risulta essenziale in quanto partire con stimoli troppo complessi per i quali la persona con demenza potrebbe avere delle difficoltà, può indurla in frustrazione. Ma è utile anche per non stancare il vostro caro fin da subito con stimoli troppo complessi.
Le azioni devono essere scritte in un formato grande, maiuscolo e stampato cosicché siano più facilmente leggibili. Una volta preparati i fogliettini li piegate e li mettete all’interno di un recipiente, per po sceglierli in maniera casuale.
Pronti per giocare
Spiegate in modo chiaro il gioco, dicendo che bisogna pescare un solo foglietto. Dopo di che leggere in mente la parola scritta e provare ad imitare solo con utilizzo dei gesti senza parlare per farla indovinare agli altri. Il gioco va svolto a turno, in modo tale che la persona con demenza avrà sia il compito delle imitazioni sia il compito di indovinare.
È bene ripetere le regole ad ogni turno di gioco se il vostro caro non le ricorda.
Cosa fare se emergono delle difficoltà
Questo gioco ha l’obiettivo di promuovere l’autonomia e il benessere della persona con demenza, ma può capitare che durante l’attività il vostro familiare abbia difficoltà.
Per esempio a leggere a mente la parola, pronunciandola così ad alta voce. Poiché molte persone con demenza hanno difficoltà ad inibire una risposta automatica come la lettura. In questi casi, un consiglio utile è quello di anticipare il vostro caro dicendogli di pescare il bigliettino ma non leggere ad alta voce cosa c’è scritto. Oppure se siete più di due, potete anche affiancare qualcuno al vostro caro dicendo per esempio di riferire la parola nell’orecchio, in questo modo può sentirsi comunque partecipe al gioco.
Nel caso in cui queste strategie proposte non dovessero essere adatte al vostro familiare con demenza potreste facilitare il gioco, facendo voi l’imitazione e lasciando a lui il compito di indovinare soltanto l’azione. Di conseguenza non verrà sottoposto alla continua frustrazione di non riuscire ad imitare.
Un gioco divertente ma anche stimolante
Questo tipo di gioco, oltre a favorire il benessere e il divertimento, risulta anche un’attività molto utile per la persona con demenza in quanto permette di allenare alcune funzioni cognitive, come la memoria e l’attenzione. Inoltre agisce su quelle che vengono definite abilità prassiche, cioè la capacità di eseguire dei gesti in maniera intenzionale e finalizzata a uno scopo.
Questi gesti sono infatti eseguiti quotidianamente in forma automatica, ma la persona con demenza potrebbe incorrere in qualche difficoltà quando gli viene chiesto di eseguire il gesto senza l’utilizzo di un oggetto reale e senza una necessità di natura pratica. Inoltre, molte persone con demenza presentano difficoltà proprio nell’eseguire quei movimenti implicati nel vestirsi o in attività quotidiane. Infatti si mostrano lenti e poco accurati richiedendo così una maggiore assistenza da parte dei propri familiari. Tale attività, proposta sotto forma di gioco, potrebbe essere infatti un buon allenamento.
Dottoresse in Psicologia:
Dott.ssa Sabrina De Filippis, Dott.ssa Marina Dei, Dott.ssa Rosamaria Satriano.
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