giovedì, Novembre 21, 2024
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Autismo e dispositivi multimediali: App utili ed educative da scaricare

Negli ultimi anni l’utilizzo di tablet e smartphone è sempre più diffuso anche tra i più piccoli, che infatti vengono chiamati nativi digitali. Questi dispositivi multimediali possono essere molto utili nell’autismo: le applicazioni infatti offrono buone opportunità di apprendimento e di comunicazione. I dispositivi tecnologici possono essere di supporto nel contesto familiare ma anche a scuola. Infatti si potrebbe stilare un un programma di apprendimento ad hoc, in alternativa all’apprendimento scolastico tradizionale, che includa l’utilizzo di strumenti digitali. Dunque il tablet e lo smartphone offrono numerosi vantaggi.

 

Ecco alcuni vantaggi
  • Sono leggeri e perciò possono essere facilmente portati ovunque; quindi anche al mare o durante una passeggiata.
  • Hanno il touch screen in modo tale che attraverso il tocco dello schermo il bambino ha una risposta immediata.
  • Sono utilizzati da tutti. Dunque non sono dispositivi che potrebbero creare discriminazione.
  • I genitori spesso sono già avvezzi a questo tipo di tecnologia. Difatti non riscontrano difficoltà ad usarli.
  • Attraverso il loro utilizzo si possono recuperare facilmente dei simboli con i quali il bambino può comunicare.
  • Le funzionalità specifiche come il parental control permettono ai genitori di bloccare alcuni contenuti al proprio bambino. Ad esempio si nega l’accesso ad un determinato canale youtube; o ancora le app vengono protette da password.
Utilizzarli con responsabilità

D’altra parte, la tecnologia offre un grande potenziale educativo a patto che venga utilizzata poche ore al giorno ed in maniera efficace e produttiva. Infatti c’è il rischio che questi dispositivi diventino dannosi perché il bambino potrebbe passare troppe ore a guardare video o giocare. Di conseguenza  potrebbe  accedere a contenuti diseducativi oppure a contenuti che potrebbero confonderlo. Per esempio un bambino con difficoltà linguistiche potrebbe essere confuso da video in lingua diversa dalla propria, o ancora potrebbe avere l’effetto di ripetizione ossessiva ciò che ha ascoltato. Dunque compito dei genitori è aiutare il bambino ad utilizzare la tecnologia come un supporto alla vita quotidiana e scolastica. Quindi anche mediante l’uso di App e programmi specifici.

Quali app scegliere?

Più nello specifico, la grande risorsa di questi dispositivi multimediali risiede nell’uso di applicazioni che favoriscano l’apprendimento dei ragazzi con autismo. Inoltre queste app possono essere usate ugualmente in estate durante le vacanze estive proponendole come giochi; oppure durante tutto l’anno scolastico, difatti in affiancamento all’apprendimento tradizionale.

A tal proposito abbiamo pensato di proporvi un elenco di alcune applicazioni. Con questa intenzione abbiamo selezionato quelle che stimolano: memoria e creatività; ma anche la comunicazione e il linguaggio; infine l’attenzione e la lettura. Tutto questo in una dimensione ludica e divertente.

Vediamo quali sono!

 

 

 

 

 

Ancora…

 

 

 

 

 

 

 

Infine…

 

 

 

Uso corretto e con moderazione

Tuttavia se è vero che l’uso di questi dispositivi può favorire il potenziamento di diverse abilità, va ricordato che non deve sostituire la relazione con l’altro. Soprattutto non deve interferire con le ore dedicate al trattamento individualizzato da parte della rete socio-sanitaria di riferimento.

Infatti cellulari, tablet e simili devono essere utilizzati con moderazione ed insieme al proprio genitore, o comunque in presenza di una figura di riferimento. Il rischio di lasciare i bambini con autismo a giocare da soli è, ad esempio, che lo schermo “assorba” completamente la loro attenzione.

Per concludere, con i giusti accorgimenti l’uso della tecnologia diventa stimolante oltre che divertente. Infatti questi dispositivi multimediali piacciono molto a bambini e ragazzi con autismo per cui… tanto di guadagnato se grazie ad un’applicazione si riesce a condurre un’attività insieme!

Dott.ssa Rosamaria Satriano, Dottoressa in Psicologia.
Dott.ssa Marina Dei
, Psicologa.


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