Psicoterapia: come cambia l’intervento con bambini e adolescenti
Può capitare che i genitori si accorgano che il proprio figlio mostri un qualche tipo di disagio. Ad esempio non giochi, o si chiuda nella propria camera tutto il giorno, o ancora che d’un tratto sembri mostrare dei comportamenti aggressivi. Tali situazioni possono scaturire da una molteplicità di eventi: un lutto in famiglia, il passaggio da una scuola all’altra, la separazione dei genitori o l’avvento dell’adolescenza. Per questi e altri motivi i genitori possono decidere di rivolgersi ad un professionista per far ritrovare al proprio figlio la serenità e spensieratezza tipiche della loro età. Ma come si svolge un percorso di psicoterapia con bambini e adolescenti?
La psicoterapia con i bambini
Al di là dei diversi approcci terapeutici la psicoterapia interviene sul sintomo del bambino: ad esempio enuresi, mal di pancia, aggressività, ecc. per far ritrovare la serenità e far emergere la problematica. Prima di intraprendere un percorso, se il proprio figlio è minorenne, è necessario che entrambi i genitori esprimano il loro permesso mediante la firma del consenso informato. Si effettueranno dei colloqui preliminari con i genitori per raccogliere informazioni circa la composizione familiare, la storia del bambino, l’insorgenza del disagio ecc. Rispetto alla psicoterapia con gli adulti, quella con i bambini, ha alcune peculiarità riconducibili principalmente alle caratteristiche degli strumenti terapeutici utilizzati. Questo poiché i bambini hanno modalità di espressione alternative che non riguardano solo l’uso del dialogo.
Infatti all’interno del setting sono presenti vari giochi tra cui bambole, soldatini, animali, costruzioni, plastilina. E tanto altro ancora per stimolare la creatività e l’espressione del mondo interno del bambino tramite il gioco simbolico. Soprattutto per i bambini più piccoli il gioco è il canale preferenziale per comunicare ed elaborare le proprie emozioni. Poiché è il mezzo naturale per esprimere il proprio modo di vedere se stessi e il mondo e per entrare in relazione con gli altri.
Attraverso il gioco è possibile aiutare il piccolo paziente a diventare consapevole delle proprie difficoltà e a dare significato alle esperienze. Nel percorso con i bambini è importante anche il disegno: acquerelli, pennarelli, tempere, matite, tramite i quali il bambino mette in scena ciò che sente. Sia il gioco che il disegno, infatti, permettono di esprimere in modo indiretto il vissuto del bambino. Altri ausili utilizzati possono essere la lettura delle fiabe o la costruzione condivisa tra terapeuta e bambino di nuove storie.
La psicoterapia con gli adolescenti
Una delle differenze sostanziali tra la psicoterapia con i bambini e la psicoterapia con gli adolescenti è che se il bambino viene portato dai genitori, per l’adolescente le cose non sempre vanno in questo modo. Gli adolescenti, infatti, possono opporsi all’intraprendere un percorso personale. In questo caso è importante non forzarli, poiché in assenza di motivazione non è possibile alcun lavoro. Se l’adolescente mostra il proprio dissenso i genitori possono provare a parlare con lui dei motivi per cui sarebbe auspicabile un percorso e lasciare poi a lui il tempo per elaborare la scelta se affidarsi o meno ad un professionista. Se l’adolescente è minorenne si rende necessario il consenso scritto dei genitori tramite il consenso informato. Qualora invece fosse maggiorenne il ragazzo può intraprendere il percorso di psicoterapia autonomamente.
I motivi per cui un adolescente o i genitori possono rivolgersi ad uno specialista sono svariati: un lutto, una separazione, un evento traumatico, ecc. Bisogna ricordare però che l’adolescenza è un periodo delicato per la crescita e la maturazione dell’individuo: il ragazzo è impegnato nel passaggio dall’età infantile a quella adulta; alla costruzione di una nuova identità nonché è alla prese con l’avvento della pubertà. Questo processo per alcuni adolescenti potrebbe essere causa di disagio e creare qualche problema, che può essere alleggerito tramite la psicoterapia.
La psicoterapia con bambini e adolescenti segue “regole” diverse rispetto alla psicoterapia con gli adulti poiché si avvale di una molteplicità di strumenti volti a far emergere il proprio disagio affinché si intervenga su di esso e si ritrovi la serenità nella vita di tutti i giorni.
Marina Dei, psicologa
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