Alzheimer a San Giorgio: apre “Caffè Alzheimer: Il Centro”
L’Associazione TAM Tieni A Mente da anni lavora a San Giorgio a Cremano per incontrare le difficoltà degli anziani affetti da Alzheimer, altro tipo di demenza o declino cognitivo lieve (MCI).
La comunità scientifica evidenzia l’importanza di una continuità in ambito riabilitativo. Negli ultimi anni l’esigenza è sempre più concreta a causa dell’aumento dell’età media della popolazione; di conseguenza anche del numero di anziani che presentano difficoltà cognitive come l’Alzheimer.
Perché “Caffè Alzheimer: Il Centro”?
Ogni giorno gli anziani a causa di queste patologie incontrano nel quotidiano difficoltà che intaccano le autonomie e il loro benessere psicofisico.
Un centro d’incontro specialistico , una programmazione ben definita delle attività possono assolvere in parte alla domanda di cura e riabilitazione. Occuparsi dell’anziano fragile significa prendersi cura di tutti gli aspetti della patologia, creando un sistema di riabilitazione completo e sistematico. La possibilità di avere dei confronti con specialisti e un sostegno continuo risponde anche alla domanda di aiuto dei familiari nella gestione del malato.
Le attività scelte
Perseguendo l’obiettivo di una riabilitazione completa, queste sono le attività che il centro d’incontro offrirà agli anziani con Alzheimer, altre demenze e declini cognitivi lievi.
La Valutazione Neuropsicologica
è il punto di partenza per poter strutturare piani terapeutici individuali ed efficaci. Viene effettuata per integrare la diagnosi medica, oltre all’etichetta della malattia. Definisce dunque i punti di forza e le carenze dell’anziano con dei test standardizzati e serve per capire bene quali sono i reali bisogni.
La Stimolazione Cognitiva
permette di “allenare” le funzioni cognitive residuali che inevitabilmente sono in deterioramento a causa della patologia. La sua funzione è stimolare le diverse aree del cervello e rallentare il decorso della malattia. Praticare con continuità, giochi e attività specifiche consentono al cervello di allenarsi “come un muscolo”, mantenere la plasticità e fronteggiare meglio il deterioramento.
si prende cura del corpo, della motilità e della tonicità dell’apparato muscolare e osseo. Spesso le difficoltà legate a dolori fisici o all’impossibilità nel movimento aggravano la condizione emotiva del malato e della famiglia. Questo succede frequentemente nelle patologie che intaccano il sistema nervoso del movimento, come ad esempio nel Morbo di Parkinson, SLA, o anche Alzheimer e Ictus. La riabilitazione fisica dunque ha lo scopo di aiutare l’anziano a muoversi meglio nello spazio e dunque favorire l’autonomia.
Le attività motorie producono un benessere che non è solo fisico. Il benessere corporeo, la capacità di muoversi e riscoprirsi ancora capace di svolgere delle attività, favoriscono la motivazione. Lavorare sul benessere fisico agisce sul benessere psicologico aiutando gli anziani a far fronte alla malattia. Infine l’attività di rieducazione al passo assume un ruolo fondamentale nella prevenzione delle cadute, a cui spesso corrispondono dei peggioramenti dal punto di vista cognitivo.
La Musicoterapia
è uno strumento che agisce a più livelli. È una terapia che ha intrinsecamente una parte piacevole e ludica, nel suonare e nello stare insieme. Questa consente di intervenire sulle funzioni cognitive e favorisce un contatto emotivo e un’elaborazione dei vissuti dolorosi legati alla patologia. Svolgendosi in gruppo, i laboratori offrono la possibilità di recuperare una socialità che spesso tende ad estinguersi. Il piacere di fare musica si intreccia col piacere dello stare insieme, dunque l’ora di terapia risulta meno invadente e faticosa.
La Terapia Occupazionale
ha lo scopo di sviluppare, recuperare o mantenere le competenze della vita quotidiana e lavorativa di persone con disabilità psichica e fisica. I laboratori di terapia occupazionale sono manuali o creativi. Essi consentono di recuperare l’autonomia e quelle competenze che spesso vanno in secondo piano rispetto alla patologia. Dunque l’anziano può sentirsi efficace e ancora autonomo, con un effetto positivo sul benessere della persona.
Tutte queste attività hanno una grande potenzialità se prese singolarmente, ma se integrate diventano un efficace metodo per favorire la riabilitazione. È importante però che il lavoro venga svolto in equipe, sia nella scelta degli obiettivi che nelle terapie. Il centro allora assume la funzione importante di creare immediata relazione tra operatori, pazienti e familiari.
“Caffè Alzheimer: Il centro”, ha dunque come obiettivo quello di essere un punto di riferimento per chiunque abbia necessità di cura e riabilitazione in ambito geriatrico, e allo stesso tempo offrire anche uno spazio di accompagnamento e ascolto per i familiari.
La Storia
L’Associazione ha offerto negli ultimi cinque anni terapie specialistiche, accompagnamento ai familiari, incontri con esperti del settore, autofinanziandosi e chiedendo ospitalità in strutture private o sedi di altre associazioni.
Dalla relazione di cura con gli anziani e con le famiglie è emersa la necessità di creare una realtà più stabile e duratura, al fine di offrire un servizio specialistico. Nasce dunque ‘Caffè Alzheimer: Il Centro’.
Dove e quando?
Nell’ultima settimana di gennaio 2018, il centro d’incontro partirà con le sue attività tra le quali fisioterapia, stimolazione cognitiva, musicoterapia, valutazioni neuropsicologiche, terapia occupazionale. L’obiettivo è quindi quello di accogliere i bisogni dell’anziano fragile in tutti gli aspetti della sua salute psichica e le difficoltà delle famiglie nella gestione della patologia.
Gli incontri si svolgeranno per tre mattine a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) dalle 9:00 alle 13:00.
La sede del centro si trova in Cupa Vicinale San Aniello, 4, San Giorgio a Cremano, NA.
PRIMO APPUNTAMENTO:
MERCOLEDI’ 10 GENNAIO 2017 ore 18:00
con i familiari per presentare il progetto e raccogliere le adesioni.